schema Renzi

Il ritorno del campione

Dopo una lunga assenza, Adamo é tornato a calcare il mappamondo del Risiko. Nelle ultime partite disputate Pietro si era guadagnato il soprannome di Demolition Man, mentre l'ultima partita vinta da Marco risale alla volta in cui Alexia ha onorato i concorrenti di essere loro spettatrice.
Il ritorno di Adamo é coinciso con una partita molto equilibrata tra i 4 partecipanti (il quarto é Ruggiero), tanto che alle 4 e mezza circa del mattino si é deciso di abbandonare la partita, dopo che anche la spettatrice Alexia si era arresa al sonno.

Pari e patta

Finisce pari e patta alle 5 del mattino la partita che vedeva in Ruggiero, campione in carica di gennaio, l'avversario da battere.

Pietro (armate gialle) voto 6 : gioca la sua onesta partita. Ha la fortuna di partire con un ottimo posizionamento in Sud America , che é anche un suo obiettivo, lo conquista e poi gestisce il suo vantaggio con saggezza, mancando la vittoria solo per la tenace resistenza di Adamo in Siam.

Gianfranco (armate rosse)  5,5 : parte da un'ottimo posizionamento in Africa, la conquista, e poi riesce addirittura a conquistare il Nord America , dilapidando però velocemente il suo vantaggio con una serie di attacchi troppo irruenti e frettolosi.

Ruggiero (armate verdi)  6 : non parte da un buon posizionamento, cerca di resistere orgogliosamente ad Adamo in Australia, poi si arrende sotto i colpi di Pietro e Marco in Asia ed Europa.

Marco (armate blu)  5 : all'autore di questo blog é stato raccontato che una volta ha vinto due partite di Risiko consecutive, tuttavia , ogni volta che l'autore é presente, Marco é sempre stato visto arrancare , coi suoi 5 o 6 territori , cercando di non venire eliminato. Scappa come un coniglio dall'Africa, e poi riesce a restare in partita solo dando il colpo di grazia a Ruggiero, suo vicino di territorio,  che lo precedeva nel turno ai dadi.

Adamo (armate nere)  7 : parte con territori molto dispersi e frammentati (ben 4 nella immensa Asia, con la sola fortuna di avere il Siam a coprire l'Australia). Non appena le armate gialle e le armate rosse conquistano un continente a testa, capisce immediatamente che deve dare una svolta alla sua partita, tentando il tutto per tutto in Australia contro Ruggiero, e riuscendo ad avere ragione delle armate verdi. Sacrificati così tutti i suoi territori fuori dal sud-est asiatico, é il primo ad intuire che l'obiettivo di Pietro possa essere quello di conquistare America del Sud e Asia , e si arrocca con grande spirito di sacrificio nella roccaforte del Siam , tenendo così viva una partita che si sarebbe altrimenti avviata ad una rapida conclusione.

Ultima del 2012

partecipanti 30 dicembre (in ordine di tiro dadi):
Marco , armate blu
Adamo , armate nere
Pietro , armate gialle
Ruggiero , armate viole
Saladin , armate rosse

Nel calderone di una partita a 5, l'ordine di partenza dei concorrenti è stato identico alla partita prenatalizia, con l'aggiunta di Saladin a tirare i dadi per utimo. Si registrava inizialmente una certa continuità territoriale tra Africa ed Europa delle armate nere del campione in carica Adamo. D'altra parte le armate viola di Ruggiero partivano con l'occupazione dell'isola felice del Giappone e dei due territori adiacenti che, col possesso iniziale di solo 8 territori, dava al concorrente sardo la possibilià di piazzare fin da subito 4 armate su ben 3 territori. Inoltre si prospettava molto caldo il fronte africano, con tre territori occupati dalle armate nere (i due settentrionali più il Congo), due dalle armate gialle di Pietro e uno dalle armate blu di Marco.
Come al solito la fase iniziale è stata di studio e la lotta per la carta e per il territorio si è concentrata per lo più nelle vaste pianure asiatiche, dove c'è stato qualche abbozzo di favori reciproci per lasciare la carta all'avversario meno pericoloso. Le Americhe inizialmente sono state un settore morto. Inoltre nel sud-est del globo le armate viole sono state le più intraprendenti per cercare di ottenere il predominio continentale a scapito delle rosse e delle blu.
Una svolta decisiva per la partita si è avuta dal quinto giro, a partire dal quale le armate nere campioni in carica iniziavano ad avere una sfiga pazzesca ai dadi e a perdere pezzi a tre a tre nelle fasi di attacco. Dopo una serie di disastrosi attacchi le armate nere ormai decimate cadevano facilmente sotto i colpi delle gialle, le quali traevano notevole giovamento dal patrimonio di carte requisito (un jolly , un cannone e un cavallo).
Strada quindi spianata per la vittoria di Pietro, che conquistava alla fine tre continenti, insidiato solo da Ruggiero, che evidentemente ha tratto qualche vantaggio dal suo buon posizionamento iniziale ed è arrivato vicino all'obiettivo di distruggere le armate blu.

Riassunto puntate precedenti

Si ricordano nell'ordine: un iniziale predominio di Pietro nelle partite giocate a tre (gli altri partecipanti erano Marco e Adamo). Per l'esattezza Pietro aveva vinto 2 partite consecutive, con tante recriminazioni da parte di Marco sulla presunta fortuna ai dadi e alle carte.
Successivamente si sono aggregati altri concorrenti: dapprima Ruggiero, che si è subito imposto in una partita a 4 terminata a tardissima ora, nella quale si è giovato dell'abbandono dell'Africa da parte di Pietro, il quale si era lanciato all'inseguimento delle armate nere di Adamo.
Successivamente si sono aggregati Giulia e Saladin, in due partite a 5 in cui si è rocambolescamente imposto Marco, il quale manteneva la carica di campione per un'ulteriore turno, terminato per esaurimento delle energie da parte dei concorrenti, dopo che Saladin aveva dilapidato il suo vantaggio iniziale.
La penultima partita (prenatalizia, a 4 concorrenti) vedeva lo schiacciante dominio delle armate nere di Adamo, che dopo essersi impossessate con una magistrale azione militare del continente africano, avanzavano in Europa e raggiungevano quindi l'obiettivo dei 24 territori, mentre Marco, Ruggiero e Pietro erano impegnati in piccole scaramucce per il controllo dell'Oceania.